Una lunga storia
La lunga storia dello Scarabelli inizia il 2 agosto 1883, data dell’atto formale che sancisce la nascita della Regia Scuola Pratica d’Agricoltura di Imola. Tre mesi dopo, il 2 novembre 1883, viene avviato il primo anno scolastico dell’istituto composto di soli 16 alunni e con sede in via Cavour, nell’ex convento dei Domenicani, dove oggi si trovano le scuole elementari Carducci.
In quella sede nel centro storico di Imola la Regia Scuola Pratica d’Agricoltura è rimasta fino al 1904, quando si giunge alla decisione di trasferire l’istituto in un’area più idonea e contigua a un’azienda agricola dove gli studenti avrebbero potuto sperimentare sul campo gli insegnamenti in materia agraria. Inoltre, nel biennio 1902-04 la Regia Scuola conosce un aumento considerevole di iscritti, passati da 50 a 75, che ha reso necessario lo spostamento in una sede con spazi più ampi.
L’area destinata all’istituto viene in seguito individuata dal Municipio di Imola nella frazione di Zello, a tre chilometri dalla città, all’interno del territorio della parrocchia di Croce in Campo. A inaugurare la nuova sede il 13 ottobre 1904 è l’allora ministro all’Istruzione di origini ravennati Luigi Rava.
Diviso in tre parti, il nuovo fabbricato è costituito da un corpo centrale costituito da un’antica villa cardinalizia con uno scalone in cemento armato e sovrastato da una torre centrale. Ai lati le ali con le aule di lezione, i dormitori, il refettorio e i locali di servizio. Durante la prima guerra mondiale, tra il 1915 e il 1918, la scuola è costretta a una quasi inoperosità per essere impiegata come orfanotrofio.
Il 1° ottobre 1924, con l’entrata in vigore del Regio Decreto 30 dicembre 1923 numero 3214 sul riordinamento dell’istruzione agraria, la scuola diviene la Regia Scuola Agraria Media, di grado superiore, valida per conseguire il diploma e il titolo di perito agrario. In seguito, con l’applicazione della legge 880 del 15 giugno 1931 nasce l’Istituto Tecnico Agrario ed è in quel periodo che la scuola conosce un notevole impulso raggiungendo i 280 alunni iscritti nel 1939 e attirando studenti anche da fuori regione e pure da fuori Italia.
Il periodo più buio
Il periodo più difficile per l’Istituto Agrario è quello della seconda guerra mondiale. Sotto le bombe degli alleati nell’inverno del 1944 l’intero complesso, all’epoca occupato dai tedeschi, viene danneggiato.
Successivamente saranno le truppe hitleriane, incalzate dall’avanzata dei polacchi, a far brillare le mine negli angoli degli edifici non ancora danneggiati. In questa occasione verrà abbattuta l’artistica torretta, in seguito mai più riedificata. Nel frattempo, dal 1944 la scuola si era trasferita nel Palazzo Raffi in via Emilia a Imola, dove rimane fino al 1949, quando terminano i lavori di ristrutturazione dopo le devastazioni della guerra.
Decisivo, negli anni del Dopoguerra, l’impegno del preside Luigi Puecher Passavalli a favore della ricostruzione: dai nuovi laboratori al convitto fino alla palestra, la scuola conosce una nuova stagione di rinascita e nell’anno scolastico 1960-61 viene costituito anche l’Istituto professionale per l’agricoltura di Imola.
Ai giorni nostri
L’accorpamento con l’Istituto professionale “Luca Ghini” arriva il primo settembre 1996, data dalla quale la scuola assume la denominazione di Istituto di Istruzione Superiore Tecnico-Agrario-Professionale-Chimico-Biologico “Scarabelli-Ghini”. Due anni dopo, il 1° settembre 1998, la guida della scuola viene assunta dal professor Ivo Guerra, primo ex allievo dello Scarabelli a divenirne prima preside e in seguito dirigente scolastico, carica che manterrà fino al 2008.
Sempre nel 1998 anche l’Università di Bologna fa il suo primo ingresso allo Scarabelli-Ghini con il primo corso di laurea in Tecniche erboristiche afferente alla Facoltà di Farmacia. Quattro anni dopo viene invece avviato il corso di Verde ornamentale e tutela del paesaggio della Facoltà di Agraria. Due novità queste rese possibili dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.