Corso di aggiornamento e formazione di perito estimatore danni da avversità atmosferiche

Alla presenza del vicesindaco di Imola, Roberto Visani, è stato inaugurato oggi presso l’Istituto Agrario G.Scarabelli di Imola il 1° Corso di aggiornamento e formazione di perito estimatore danni da avversità atmosferiche. E’ con grande orgoglio che segnaliamo questo avvenimento che vede per la prima volta inserita la Scuola Agraria imolese nel circuito nazionale di formazione di nuovi periti, assieme ad altri 11 Istituti Agrari, dal nord al sud d’Italia.

Questo importante risultato per la Scuola imolese è stato ottenuto grazie al sinergico impegno svolto dalla Dirigenza Scolastica dell’Istituto, la quale ha messo a disposizione l’organizzazione logistica e gli spazi ottimali, unitamente all’Associazione degli ex Allievi periti agrari dello Scarabelli, in particolare nelle persone di Alessandro Martelli e Attilio Pezzi, noti e stimatissimi ispettori grandine, i quali hanno inizialmente avviato i rapporti con l’I.S.I.S.S. Cerletti di Conegliano, Istituto capofila da tempo attivo nella formazione e nell’aggiornamento del corpo peritale agricolo nazionale.

A dare poi maggior valore al Corso è giunto il riconoscimento e l’attribuzione del valore dei crediti formativi da parte dei Collegi provinciali dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Bologna. Il Corso, che si articolerà in due giornate ricche di relazioni, confronti e analisi, affronterà lo studio delle nuove normative assicurative e il ruolo dei Consorzi di difesa, le modalità e le condizioni di stipula dei contratti assicurativi, le metodologie di stima, gli aspetti agronomici, la agrometeorologia, le parassitosi e le fisiopatie, per concludersi con la individuazione e la valutazione dei danni e dell’indennizzo.

Francesco Mariani

Presidente Associazione ex Allievi PA Istituto G.Scarabelli di Imola

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ex allievo dell’istituto, inaugurerà la targa dedicata al ‘mondo scarabelliano’ con l’immagine della scuola prima della seconda guerra mondiale, posta sotto al monolite alto due metri e mezzo che proviene dal Brasile.

L’associazione ha speso 11mila euro per realizzare il parco grazie al contributo della Banca di Imola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, delle banche di credito cooperativo del Ravennate e della Romagna occidentale e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

«Intorno al parco abbiamo piantato quattro alberi: un acero, un tiglio, una quercia e un frassino — racconta il presidente dell’associazione Francesco Mariani —. Noi continuiamo a essere molto legati allo Scarabelli perché siamo orgogliosi dell’eccellente formazione ricevuta e intendiamo trasmettere anche ai futuri allievi la nostra stessa passione».

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